domenica 6 febbraio 2011

E' mio Figlio!


Vi siete mai accorti di come parlate ai vostri figli?

Spesso vi rivolgete a loro con parole dure e non immaginate l’impatto e l’influenza negativa che segneranno il loro modo di vivere… e a loro volta faranno così coi loro figli oppure avranno la visione del mondo un po’ distorta.

Normalmente, i genitori che usano linguaggio del tipo “Sei uno stupido!” – “Non devi farlo!” – “Se lo fai mi arrabbio!” – “Devi stare zitto!” – “Sono io che comando!” – “Sono io che ti mantengo!”… questo accadeva molti anni fa, ora il linguaggio che sento tra genitori “moderni” è molto più scurrile…

Così facendo gli state insegnando ad abbassare la loro autostima, il loro stimolo a cercare nuove soluzioni alla vita, gli state insegnando il gioco della tristezza e del malcontento… poi vi chiedete del perché la delinquenza o le malattie psicosomatiche vanno aumentando… ma ok, non voglio adesso aprire discorsi di etica, ma iniziate a considerare il vostro modo di comunicare verso i vostri figli!

Imparate a giocare con i vostri figli con il linguaggio costruttivo e giocoso per esempio anziché dire: “Se fai così mi arrabbio!” oppure, “Questo non lo fai!”, provate un’espressione più bella utilizzando l’umorismo rompendo ogni schema negativo per la loro crescita, sforzatevi di dire la stessa cosa col sorriso, anche se a volte gridereste al mondo la vostra rabbia, per esempio provate a dire sorridendo: “Se continui così divento un po’ stupido e poi magari dico cose che fanno arrabbiare te!” oppure “Se provi a fare in quest’altro modo e mi dimostri che puoi farlo bene, ti farò una bella sorpresa!” (poi magari non gli verrà benissimo... ma premiate lo sforzo e l'intenzione!).

Ovvio che qui parlo per bambini che iniziano a conoscere il mondo per la loro prima volta… Ma cosa succederebbe se riusciste a comunicare in modo migliore verso i vostri figli un po’ più maturi?

A volte ho visto rabbia feroce in alcuni genitori verso i loro figli, io so che anche loro hanno passato una vita di sofferenza e delusione… però poi gli spiego che devono imparare l’arte del perdono, innanzitutto verso loro stessi, e poi verso chi a fatto loro del male, perché dopotutto… la vita merita un’altra possibilità!

E’ brutto da dirsi, ma è giusto farlo mio malgrado, per smuovere le vostre coscienze, e vi chiedo: “Se per un evento terribile, una malattia, un incidente… portasse via per sempre vostro figlio, come vi sentireste? Quante cose belle avreste voluto dirgli o fargli pur di renderlo felice? Di cosa vi pentireste? Era davvero necessario parlargli in quella maniera così offensiva? Quante volte avete goduto di dimostrargli che voi grazie al vostro orgoglio o alla vostra età, eravate più forte di lui? Perché non l’avete abbracciato? Perché non avete saputo perdonarlo, cosa o chi ve lo impediva? Vi vergognavate di lui?

Ora rispondete a voi stessi, e vi esorto a riflettere spesso sulle vostre risposte, ma queste domande non rivolgetele solo verso i vostri figli, ma verso chiunque abbiate davanti compresi sconosciuti e animali.

Chiedetevi anche: “Che ricordo bello vorrei lasciare di me in questo mondo, ai miei figli, ai miei cari?”

Vale davvero la pena continuare ad usare l’orgoglio verso persone che in quel momento della loro vita, sono impotenti a reagire o non capire?

Cambiate la vostra comunicazione interna, e tutto, proprio tutto intorno a voi, cambierà per magia!

Siate Felici!!!


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